Illustrazione: Huw Aaron

Oggi è un giorno buio per la pedagogia, la scuola, l’educazione ma soprattutto per i diritti dei bambini.

Nel giorno del ringraziamento, desidero ringraziare in anticipo tutti i dirigenti che domani manderanno messaggi, mail e appenderanno manifesti sui portoni della scuola dichiarando la propria posizione contraria rispetto a quanto dichiarato dal ministro Valditara.

Desidero ringraziare in anticipo tutti gli insegnanti, educatori, professori che domani investiranno del tempo per parlare con i ragazzi e i bambini riguardo la gravità delle affermazioni fatte, spiegando che nessuno mai può utilizzare l’umiliazione come forma educativa.

Desidero ringraziare tutti coloro che affiggeranno cartelli nei parcheggi delle scuole, nidi, ludoteche con scritto UMILIA-ZONE FREE.

E nel giorno del ringraziamento porgo delle scuse a tutti i bambini e le bambine, ragazzi e ragazze in qualità di rappresentante del mondo degli adulti.

Quello che è stato detto verso di voi è quanto di più profondo e ingiusto possa essere dichiarato.

Se un ragazzo è in difficoltà va aiutato.

Se segnala dei disagi la sua famiglia deve essere sostenuta e accompagnata perché ognuno respira e riflette il proprio ambiente.

Se un insegnante lo umilia sta abusando del suo potere.

Se un adulto che occupa un ruolo di ministro dell’istruzione fa un discorso confuso sulla responsabilità e sull’importanza dell’umiliazione dovrebbe essere destituito.

Se la prima ministra del nostro governo ringrazia coloro che l’hanno umiliata da ragazza perché così è riuscita a dimagrire, sta invitando alla violenza e sta dando indicazioni gravi riguardo al comportamento alimentare.

Questa sera vado a letto preoccupata per tutti noi, con la consapevolezza sempre più chiara che abbiamo bisogno estremo di costruire una cultura dell’infanzia, dei suoi diritti, dei suoi bisogni e di cosa significhi violenza.

L’umiliazione è sempre una forma di violenza psicologica ed ogni anima dovrebbe sentirlo e indignarsi quando ne viene a contatto.

Stringiamoci insieme, uniamo cuori, competenze e umanità per resistere a queste derive inconsapevoli, violente e pericolose che minacciano la scuola e i bambini.

Non esiste mai nessun motivo valido per usare violenza fisica o psicologica contro un bambino e per chi ne afferma il contrario è giunta l’ora di farsi un viaggio nelle ferite della propria infanzia per ritrovare il bambino umiliato, spaventato e dolorante che è rimasto sepolto sotto le macerie.

One thought

  1. Aiuto questa me la sono persa e per fortuna…. ieri parlavo con mia figlia di rispetto e aiuto reciproco.è in prima media è ha tanti compagni nuovi che non hanno amici le ho detto di non escluderli e di aiutare per quanto le è possibile ricordandosi che un giorno potrebbe essere lei la nuova

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